LA PERDITA DI ALTDORF
Inviato: martedì 12 maggio 2009, 19:05
Era una sera tranquilla quasi estiva, il sole tramontava ad est e una brezza leggera accarezzava i merli della camminata dove solitamente mi ritrovavo a passeggiare in queste serate, ma c'era qualcosa di strano qualcosa di indefinito nell'aria e nel cielo, a ovest le ombre della sera avanzavano con una rapidita' insolita innaturale ad osservarle meglio non era la luce del sole che si diradava ma un manto oscuro che avanzava ricoprendo il cielo e la terra di un colore nero come l'inchiostro. Un rumore sordo, all'inizio indefinibile ed ora sempre piu' ritmato, mi rimbombava nelle orecchie e faceva piangere la mia anima, nel cielo torreggiava ben visibile la verde luna e imperava come unico astro brillando e ricoprendo lo scenario della notte con un sudario di luce verdognola, malevola e malata. l'epilogo di questi accadimenti e' un lampo appena percettibile nei miei ricordi, alla mia sinistra un ombra, un prescelto mi appare al fianco e solleva la sua enorme spada calandola poi fulminea su di me ...
A quel punto solitamente mi sveglio, madido di sudore senza essere capace di proferire parola, io un cavaliere del sole splendete intimorito, anzi no, spaventato da un incubo qualsiasi, che a ben vedere e' certamente frutto delle fatiche portate dai compiti che sono tenuto ad eseguire giornalmente qui in capitale in questo periodo, e' curioso come sia un incubo ricorrente, quasi lo stesso incubo ogni altra notte da settimane, ma metto un freno ai miei sbrigliati voli pindarici e mi convinco che e' solo una coincidenza nulla di piu.
I giorni sono un susseguirsi di impegni ad Altdorf, verificare le voci su presunti eretici, mettersi al servizio della congrega dei Cacciatori di streghe e controllare il proliferare di skaven nella fogne della citta', compiti non noiosi che tengono impegnati ma oggi c'e' qualcosa di piu', come uno strano senso di inquietudine, un disagio strisciante nato all'alba e via via sempre piu' presente nella giornata tanto che al mezzodi' mi ritrovo nervoso, irascibile e pronto a scatenarmi su un nonnulla.
Persino l'aria in Altdorf oggi sembra immobile in attesa di notizie o peggio ' di sciagure ... ma lo scorrere del tempo procede inesorabile e il pomeriggio passa e quando scende la sera, rendendo la torre dei maghi del fuoco uno spettacolo di fiamme e fumi colorati che squarciano l'imbrunire come lampi, ma ecco che accade:
Da prima e' come un sordo rumore, un brivido che percorre tutta Altdorf, poi e' il boato, un rombo cosi' spaventoso che persino un cavaliere come me puo' provare un senso di smarrimento.
Mi affretto verso l'origine del suono inizialmente con passo affrettato ma poi mi ritrovo a correre verso quartieri militari e mentre corro a perdifiato incurante del peso della mia armatura e della spada che si muove scomposta al mio fianco, incontro gente travolta dalla paura, annichilita' dall'orrore sdraiata sul selciato della nostra antica capitale mormorando frasi sconnesse con protagonisti corvi e sull'oscurita'
Arrivato ai quartieri militari trovo tutti i miei compagni gia' pronti e armati guardare verso le porte che sbarrano l'accesso alla nostra citta', da li proviene quel rumore simile ad un tuono che raggela le ossa.
Il generale mi si avvicina e con una calma glaciale, tanto da sembrare un simulacro senz'anima che espone una lezione imparata a memoria, mi ragguaglia sugli ultimi avvenimenti:
Abbiamo perso Praag, i nemici erano innumerevoli plotoni che conquistavano la citta' palmo a palmo abbiamo tentato di opporre resistenza, abbiamo tentato una difesa disperata, ma alla fine abbiamo ceduto e le colline di Reikland sono state il seguente teatro di una grottesca farsa, prendevano i nostri castelli senza far cadere le porte e i capitani del castello e la loro guardia perivano senza possibilita' di difesa, le colline sono cosi' cadute, proditoriamente e vigliaccamente.
La cittadella di reikwald si ergeva come unica nostra speranza, monito maestoso contro l'onda lunga del caos, ma fu una battaglia breve il nostro signore della cittadella e' perito in un battito di ali di farfalla attirato subdolamente in zone della cittadella in cui noi non potevamo difendere; il vessillo dell'ordine fu quindi strappato e sulle mura della cittadella sventolo' quello il caos e quest'ultimo ritrovatosi favorito da dei superiori che non ci permettono di combattere alla pari, protetto da forze superiori alle nostre che arbitrano chi e come deve combattere e vincere, percorse quindi le poche miglia che separano Altdorf dalla cittadella.
.
Ora bussano alle nostre porte e invaderanno il nostro estremo baluardo, la nostra Altdorf. Non lo faranno con abilita' ma solo grazie a chi ha permesso loro di combattere prevaricando la lealta' e l'equita'.
Noi ci ergeremo come fantocci davanti a questa ondata che spazzera' via ogni cosa ed alla fine di tutto, nasceremo in un nuovo mondo in una nuova lingua, sperando in dei piu' benigni o in forze che arbitrino la nostra battaglia in modo imparziale, pero' non ci e' dato sapere se ci riusciremo non rimane altro che augurarcelo.
La porta cede, in un rumore che sembra l'urlo di un demone, gli attaccanti sono tanti molti ... troppi piu' di noi, avanzano falcidiando uccidendo i pochi difensori che coraggiosamente si frappongono a difesa di un simbolo, a mia volta, davanti a quell'incubo, impugno saldamente la spada e lo scudo e mi lancio in mezzo a questa nube nera, urlando a squarciagola il mio grido di battaglia: Per Sigmar per l'imperatore per gli YCC
Una freccia mi trafigge il petto mentre la terra sotto di me diventa liquido viola, colgo le scie delle lame grezze degli orchi e vedo uscire dalle ombre una puttana di khaine, seguo con gli occhi il suo pugnale avvicinarsi la mia gola. Ed e' un attimo, il mondo si capovolge ... ora vedo le prime stelle della notte scomparire nell'alone della gigantesca luna verde e poi l'oscurita' mi ghermisce sommergendomi
Il mio ultimo pensiero: Buffo ... non credo che domattina potro' svegliarmi tanto presto.
Epilogo:
Questo e' il mio tributo a come temo le cose giungeranno alla fine, giocatori distruzione pilotati a vincere contro i giocatori ordine, rei questi ultimi di non essere la fazione che pesa di piu' economicamente nella gestione del server e rei sopratutto di essere persone mature che non hanno fatto propria la ridicola e schifosa abilita' del lamentarsi, fino a giungere alla situazione attuale dove solo un miracolo potra' permettere un vero gioco bilanciato tra Ordine e Caos.
A quel punto solitamente mi sveglio, madido di sudore senza essere capace di proferire parola, io un cavaliere del sole splendete intimorito, anzi no, spaventato da un incubo qualsiasi, che a ben vedere e' certamente frutto delle fatiche portate dai compiti che sono tenuto ad eseguire giornalmente qui in capitale in questo periodo, e' curioso come sia un incubo ricorrente, quasi lo stesso incubo ogni altra notte da settimane, ma metto un freno ai miei sbrigliati voli pindarici e mi convinco che e' solo una coincidenza nulla di piu.
I giorni sono un susseguirsi di impegni ad Altdorf, verificare le voci su presunti eretici, mettersi al servizio della congrega dei Cacciatori di streghe e controllare il proliferare di skaven nella fogne della citta', compiti non noiosi che tengono impegnati ma oggi c'e' qualcosa di piu', come uno strano senso di inquietudine, un disagio strisciante nato all'alba e via via sempre piu' presente nella giornata tanto che al mezzodi' mi ritrovo nervoso, irascibile e pronto a scatenarmi su un nonnulla.
Persino l'aria in Altdorf oggi sembra immobile in attesa di notizie o peggio ' di sciagure ... ma lo scorrere del tempo procede inesorabile e il pomeriggio passa e quando scende la sera, rendendo la torre dei maghi del fuoco uno spettacolo di fiamme e fumi colorati che squarciano l'imbrunire come lampi, ma ecco che accade:
Da prima e' come un sordo rumore, un brivido che percorre tutta Altdorf, poi e' il boato, un rombo cosi' spaventoso che persino un cavaliere come me puo' provare un senso di smarrimento.
Mi affretto verso l'origine del suono inizialmente con passo affrettato ma poi mi ritrovo a correre verso quartieri militari e mentre corro a perdifiato incurante del peso della mia armatura e della spada che si muove scomposta al mio fianco, incontro gente travolta dalla paura, annichilita' dall'orrore sdraiata sul selciato della nostra antica capitale mormorando frasi sconnesse con protagonisti corvi e sull'oscurita'
Arrivato ai quartieri militari trovo tutti i miei compagni gia' pronti e armati guardare verso le porte che sbarrano l'accesso alla nostra citta', da li proviene quel rumore simile ad un tuono che raggela le ossa.
Il generale mi si avvicina e con una calma glaciale, tanto da sembrare un simulacro senz'anima che espone una lezione imparata a memoria, mi ragguaglia sugli ultimi avvenimenti:
Abbiamo perso Praag, i nemici erano innumerevoli plotoni che conquistavano la citta' palmo a palmo abbiamo tentato di opporre resistenza, abbiamo tentato una difesa disperata, ma alla fine abbiamo ceduto e le colline di Reikland sono state il seguente teatro di una grottesca farsa, prendevano i nostri castelli senza far cadere le porte e i capitani del castello e la loro guardia perivano senza possibilita' di difesa, le colline sono cosi' cadute, proditoriamente e vigliaccamente.
La cittadella di reikwald si ergeva come unica nostra speranza, monito maestoso contro l'onda lunga del caos, ma fu una battaglia breve il nostro signore della cittadella e' perito in un battito di ali di farfalla attirato subdolamente in zone della cittadella in cui noi non potevamo difendere; il vessillo dell'ordine fu quindi strappato e sulle mura della cittadella sventolo' quello il caos e quest'ultimo ritrovatosi favorito da dei superiori che non ci permettono di combattere alla pari, protetto da forze superiori alle nostre che arbitrano chi e come deve combattere e vincere, percorse quindi le poche miglia che separano Altdorf dalla cittadella.
.
Ora bussano alle nostre porte e invaderanno il nostro estremo baluardo, la nostra Altdorf. Non lo faranno con abilita' ma solo grazie a chi ha permesso loro di combattere prevaricando la lealta' e l'equita'.
Noi ci ergeremo come fantocci davanti a questa ondata che spazzera' via ogni cosa ed alla fine di tutto, nasceremo in un nuovo mondo in una nuova lingua, sperando in dei piu' benigni o in forze che arbitrino la nostra battaglia in modo imparziale, pero' non ci e' dato sapere se ci riusciremo non rimane altro che augurarcelo.
La porta cede, in un rumore che sembra l'urlo di un demone, gli attaccanti sono tanti molti ... troppi piu' di noi, avanzano falcidiando uccidendo i pochi difensori che coraggiosamente si frappongono a difesa di un simbolo, a mia volta, davanti a quell'incubo, impugno saldamente la spada e lo scudo e mi lancio in mezzo a questa nube nera, urlando a squarciagola il mio grido di battaglia: Per Sigmar per l'imperatore per gli YCC
Una freccia mi trafigge il petto mentre la terra sotto di me diventa liquido viola, colgo le scie delle lame grezze degli orchi e vedo uscire dalle ombre una puttana di khaine, seguo con gli occhi il suo pugnale avvicinarsi la mia gola. Ed e' un attimo, il mondo si capovolge ... ora vedo le prime stelle della notte scomparire nell'alone della gigantesca luna verde e poi l'oscurita' mi ghermisce sommergendomi
Il mio ultimo pensiero: Buffo ... non credo che domattina potro' svegliarmi tanto presto.
Epilogo:
Questo e' il mio tributo a come temo le cose giungeranno alla fine, giocatori distruzione pilotati a vincere contro i giocatori ordine, rei questi ultimi di non essere la fazione che pesa di piu' economicamente nella gestione del server e rei sopratutto di essere persone mature che non hanno fatto propria la ridicola e schifosa abilita' del lamentarsi, fino a giungere alla situazione attuale dove solo un miracolo potra' permettere un vero gioco bilanciato tra Ordine e Caos.